Descrizione
L’AMARO DEDICATO ALLA CITTÀ DI SPOLETO
Amarognolo l’autentico è stato prodotto in quantità limitata per celebrare i 50 anni di attività di Enoteca Corsetti Spoleto.
Ottenuto esclusivamente con l’infusione di erbe e piante aromatiche delle Alpi ed arrotondato con selezionati estratti vegetali. Il bilanciato rapporto tra alcool e zucchero lo rende facile da bere liscio, non necessariamente freddo. Le principali botaniche che costituiscono il prodotto sono l’assenzio romano, la genziana, l’achillea alpina e la menta.
Il Fortilizio dei Mulini raffigurato in etichetta è la minore delle due roccaforti a sorveglianza del Ponte delle Torri di Spoleto, l’altra è naturalmente la Rocca Albornoziana. Edificio ristrutturato con molta probabilitá dello stesso architetto Matteo Gattapone, progettista della Rocca stessa, svolgeva il ruolo di sorveglianza al ponte-acquedotto e di immediata comunicazione con la Rocca in caso di allarme; occorre infatti ricordare come l’attuale giro della Rocca sia, in realtà, un’invenzione panoramica piuttosto recente e che nel tardo Medioevo e fino a tutto l’800 raggiungere il Ponte delle Torri significava avventurarsi, versante Spoleto, per un sentiero esterno alla cinta muraria urbica piuttosto disagevole rispetto all’attuale; raggiungerlo dall’altro versante significava invece arrampicarsi nella boscaglia o percorrere sentieri e mulattiere: congiungendo il Monteluco al colle Sant’Elia dove sorge Spoleto, il Ponte delle Torri, quasi unicum nel suo essere infrastruttura idraulica medievale, garantiva però acqua potabile a tutto il centro storico, ancor più in caso di assedio; pertanto, se dal versante cittadino il ponte veniva sorvegliato dalla Rocca con estrema facilità, dall’altro non lo si sarebbe potuto fare senza un’adeguata opera fortificata: appunto il Fortilizio del Mulini.
Dal Monteluco era infatti potenzialmente più facile sabotare o attentare all’integrità della strategica infrastruttura idraulica; per questo motivo, il Fortilizio svolgeva la funzione di sorveglianza e difesa del Ponte; inoltre, tra la torre centrale del prospetto Rocca lato ponte e quella del Fortilizio era allestita una fune esattamente come quella fatta tagliare dal Fortebraccio durante l’assedio a Spoleto nel 1419, che correva tra torre maestra della Rocca e torre campanaria del Duomo quando questa svolgeva ancora funzione di difesa militare; tramite queste funi, veniva assicurata l’immediata comunicazione di allarme con la Rocca ma anche il rifornimento veloce di provviste e viveri, nonché l’immediata partenza di messi postali in direzione di Roma. In ultimo, la fortificazione era anche un mulino (da cui il nome) che usava come motore l’acqua in caduta, fino a pochi anni fa ancora visibile come cascatella.
Bottiglia 70 cl.
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